Circa 12 mesi fa la decisione della revoca del dps (decreto semplificazione privacy) atto a snellire i processi di archiviazione ed utilizzo dei dati personali da parte delle aziende. La decisione presa dal governo italiano pero’ non e’ in linea con quelli che sono i dettami in arrivo da Bruxelles, che parlano di un adeguamento obbligatorio a cio’ che sara’ sancito in materia di privacy, gia’ dal primo Gennaio del 2014.
Il documento andra’ a sostituire integralmente le disposizioni del Dlgs 196/2003 e obblighera’ gli stati membri ad applicare le procedure come da sue indicazioni.
Tra le varie imposizioni per le aziende, ci sara’ quella di effettuare l’aggiornamento del documento programmatico entro e non oltre il 31 Marzo di ogni anno, con l’obbligo di redigere e conservare un consuntivo che sara’ molto simile al dismesso dps. Un’ulteriore nota informa che le lingue ufficiali in cui saranno compilati i documenti dovranno essere inglese, francese o tedesco.
Non e’ ipotizzabile un’apertura all’adozione della lingua propria dello stato in cui l’azienda risiede, poiche’ uno degli scopi primari della riforma e’ proprio quello di creare uniformita’ negli elaborati.
La difficolta’ maggiore per le aziende rimane quella di decidere come comportarsi in materia di privacy fintanto che non ci saranno i parametri definitivi dell’UE e - essendo l’argomento particolarmente delicato - rimandare all’ultima data utile potrebbe poi creare problemi nell’esecuzione materiale delle procedure da eseguire.
E’ bene muoversi tempestivamente seguendo le indicazioni della proposta di legge, da cui il successivo documento sara’ elaborato.