Molto spesso all’interno degli ambienti di lavoro si creano delle problematiche legate alla scarsa comunicazione fra i vari reparti. Da recenti indagini discusse durate il Social Media Week di Milano e’ emerso che le aziende che incentivano i propri dipendenti ad utilizzare i social non solo favoriscono l’informazione di cio’ che avviene tra una divisione e l’atra, ma accrescono il senso di appartenenza dei collaboratori, migliorandone la predisposizione al lavoro e stimolandoli ad impegnarsi per il perfezionamento dell’immagine dell’azienda.
Purtroppo in Italia le aziende che capiscono quest’opportunita’ sono ancora poche. L’approccio al social molte volte viene ancora vissuto come uno strumento attraverso il quale i dipendenti perdono tempo e curano solo i propri interessi.
Pietro Pannone - durante la sua partecipazione al Social Media Week – ha postato in un tweet “La diffusione del web partecipativo stimola i dipendenti ad una comunicazione interna 2.0” rimarcando l’importanza di sfruttare ogni canale comunicativo possibile per migliorare le performance sul posto di lavoro.
Sono ormai pochi gli individui che non possiedono un qualche tipo di profilo social e ponendo da esempio la diffusione di Facebook, con piu’ di un miliardo di utenti attivi, ci si rende conto che e’enorme il bacino di utenza dei lavoratori, una connessione da sfruttare anche sul posto di lavoro. La considerazione e’: visto che i social sono uno strumento conosciuto ed utilizzato, perche’ non struttarlo in modo vantaggioso per l’azienda stessa, magari anche creando software sociali interni o sfruttando gli strumenti di altre piattaforme come ad esempio le “cerchie” di Google+.
L’utilizzo dei social crea brand awareness nei dipendenti, migliora la comunicazione e aiuta a "fare squadra". Queste non sono solo mere ipotesi: durante il seminario e’ stato presentato il caso della Boston Scientific che, attraverso l’impiego di ConnexMe, ha incentivato i dipendenti a restare in contatto gli uni con gli altri attraverso i social. I risultati sono stati positivi, perche’ la socialita’ ha incentivato comunicazione, l'interazione e la creativita’, con vantaggi sia per la qualita' della vita lavorativa dei dipendenti che, di conseguenza, della prestazione lavorativa offerta ai clienti.