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RENTRI 2025: come funziona la nuova normativa sulla tracciabilità dei rifiuti

Novità RENTRI 2025: la nuova normativa sulla tracciabilità dei rifiuti aziendali

Cos’è il RENTRI?

Il Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI) è il nuovo sistema digitale introdotto dal DM 59/2023 per monitorare e gestire il trasporto e il trattamento dei rifiuti in modo più efficace e trasparente.

Il RENTRI sostituisce l’attuale sistema cartaceo e prevede la digitalizzazione dei documenti relativi ai rifiuti, migliorando la tracciabilità e riducendo gli errori amministrativi.

Rappresenta una delle più importanti novità del 2025 sul lato amministrativo-ambientale poiché, dopo una fase di sperimentazione iniziale, la fase operativa è partita ufficialmente il 15 dicembre 2024, quando si sono aperti i termini per l’iscrizione alla piattaforma online.

Gli obblighi e le scadenze previste dalla nuova normativa cambiano a seconda dell’attività svolta dall'azienda e del numero di dipendenti. In questo articolo li vediamo nello specifico, insieme alle sanzioni stabilite e alle modalità di adeguamento. 

Cosa cambia con la nuova normativa?

Con l’introduzione del DM 59/2023, le imprese devono adottare strumenti digitali per gestire la documentazione relativa alla tracciabilità dei rifiuti, in particolare:

  • emissione digitale dei FIR (Formulari di Identificazione dei Rifiuti) inizialmente ancora su carta, diventeranno completamente digitali dal 12 febbraio 2026;
  • tenuta digitale del registro di carico e scarico dei rifiuti obbligatoria con firma elettronica e file XML;
  • elaborazione MUD (Modello Unico di Dichiarazione ambientale) per la comunicazione annuale sui rifiuti gestiti;
  • invio mensile al RENTRI dei dati sui rifiuti gestiti.

Chi sono i soggetti interessati?

Il decreto impone l’obbligo di iscrizione al Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI) per diverse categorie di soggetti, con tempistiche e requisiti specifici.

Categorie obbligate e scadenze di iscrizione

Nella prima categoria, con obbligo di iscrizione entro il 13/02/2025, rientrano le ditte professionali (trasportatori, impianti di gestione, intermediari di rifiuti) e i produttori di rifiuti pericolosi e non pericolosi con oltre 50 dipendenti aziendali (calcolati sull’intera azienda e non per unità locale). Gli obblighi prevedono:

  • uso del registro elettronico a partire dal 13/02/2025;
  • vidimazione del nuovo registro cartaceo eliminata: dal 13/02/2025 la gestione deve avvenire digitalmente tramite software interoperabile con il RENTRI.

Nella seconda categoria, con obbligo di iscrizione dal 15/06/2025 al 14/08/2025, rientrano i produttori di rifiuti pericolosi e non pericolosi con più di 10 dipendenti aziendali (non per unità locale). Gli obblighi prevedono:

  • uso del registro elettronico dalla data di iscrizione;
  • uso del nuovo formato cartaceo del registro e dei formulari a partire dal 13/02/2025.

Nella terza categoria, con obbligo di iscrizione dal 15/12/2025 al 13/02/2026, rientrano tutti i restanti produttori di rifiuti pericolosi. Gli obblighi prevedono:

  • uso del registro elettronico dalla data di iscrizione;
  • uso del nuovo formato cartaceo del registro e dei formulari a partire dal 13/02/2025.

Cosa comporta il mancato adeguamento alla normativa?

Il mancato adeguamento alla nuova normativa sul RENTRI comporta diverse sanzioni amministrative, che variano in base alla gravità dell'infrazione e alla tipologia dei rifiuti coinvolti.

1. Mancata o irregolare iscrizione al RENTRI / mancata o incompleta trasmissione dei dati al RENTRI

  • Rifiuti non pericolosi: sanzione da €500 a €2.000.
  • Rifiuti pericolosi: sanzione da €1.000 a €3.000.

 2. Omessa o incompleta tenuta del registro di carico e scarico

  • Rifiuti non pericolosi: sanzione da €2.000 a €10.000.
  • Rifiuti pericolosi: sanzione da €10.000 a €30.000.

Per le imprese con meno di 15 dipendenti, le sanzioni in questo caso sono ridotte:

  • Rifiuti non pericolosi: da €1.040 a €6.200.
  • Rifiuti pericolosi: da €2.070 a €12.400. 

 3. Trasporto di rifiuti senza il Formulario di Identificazione dei Rifiuti (FIR)

  • Sanzione da €1.600 a €10.000.

Per i rifiuti pericolosi, oltre alla sanzione amministrativa, è prevista la reclusione fino a 2 anni, ai sensi dell'articolo 483 del Codice Penale. 

È dunque fondamentale che le aziende si adeguino tempestivamente alle disposizioni del RENTRI per evitare tali sanzioni e garantire una gestione dei rifiuti conforme alla normativa vigente.

RENTRI: come adeguarsi? La soluzione di AP Consulting

Per essere conformi al RENTRI è consigliabile adottare soluzioni software affidabili per la gestione della documentazione, della firma digitale e per la conservazione come previsto dalla normativa.

AP Consulting mette a disposizione Rifiuti GURU, il software dedicato alla digitalizzazione della gestione dei rifiuti aziendali che permette di gestire in modo intelligente e centralizzato tutti gli aspetti legati ai rifiuti, garantendo conformità normativa, maggiore efficienza operativa e una protezione dal rischio di sanzioni.

Progettato per aziende di ogni dimensione, Rifiuti GURU consente di:

  • gestire rapidamente e in sicurezza tutte le operazioni sui rifiuti
  • monitorare giacenze, scadenze e autorizzazioni con un accesso riservato e sempre disponibile, grazie a strumenti di analisi e controllo in tempo reale.

Una soluzione pratica ed efficiente per semplificare la burocrazia e migliorare l’operatività aziendale.

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