Se la criticità dell'accessibilità non è considerata da chi sviluppa un sito di una normale PMI, tale mancanza può essere dovuta ad una leggerezza oppure ad una precisa strategia di marketing orientata ad un target specifico di persone.
Tuttavia l'accessibilità e l'usabilità devono essere i principi fondamentali durante (e dopo) la costruzione di un sito web istituzionale, quale può essere quello di un ente locale, di una pubblica amministrazione o di una società i cui servizi devono essere fruibili al maggior numero di utenti possibili.
In questi casi l'accessibilità è anche un requisito dettato dalla legge, infatti in Italia (ma anche in altri stati) esistono delle norme che obbligherebbero i siti istituzionali e della PA (Pubblica Amministrazione) ad essere costruiti seguendo determinati canoni, quali ad esempio l'accessibilità ed il pieno rispetto degli standard tecnologici utilizzati.
La legge italiana che disciplina tali aspetti è la N.4 del 9 gennaio 2004, meglio nota come Legge Stanca (G.U. n.13 del 17 gennaio 2004) che individua 22 requisiti che i siti della pubblica amministrazione devono rispettare.
Quando si realizza un sito, le domande che ci poniamo spesso riguardano il livello grafico e si presta attenzione agli effetti speciali nella presentazione dei contenuti, con immagini che scorrono in slide show, animazioni e video, l'originalità del template, la velocità di caricamento, la qualità dei testi, l'ottimizzazione per i motori di ricerca etc.
Poche volte, durante la costruzione di un sito internet, si considerano aspetti quali usabilità e accessibilità.
Spesso non si tiene a mente il quesito "come vedrà e cosa vedrà del sito web una persona che non ha piene facoltà visive o motorie?".