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Approvato il credito d'imposta per i siti del turismo

Approvato il credito d'imposta per i siti del turismo

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Il Senato ha dato il via libera definitivo al ddl di conversione del decreto-legge n. 83, in materia di cultura e turismo. Nel 2015-2019 è riconosciuto un credito d’imposta del trenta per cento dei costi sostenuti per investimenti fino all'importo massimo complessivo di 12.500 euro. Ma solo se i siti sono accessibili.

Con 159 voti favorevoli e 90 contrari, il Senato ha dato il via libera definitivo al ddl di conversione del decreto-legge n. 83, in materia di cultura e turismo (ddl n. 1563[1]), sulla cui approvazione il Governo aveva posto la questione di fiducia. 

Tra i contenuti della legge, di interesse per il settore Web vi è il “tax credit per la digitalizzazione turistica”. Per sostenere la competitività del sistema turismo, favorendo la digitalizzazione del settore, per i periodi di imposta 2015, 2016, 2017, 2018 e 2019, agli esercizi ricettivi singoli o aggregati con servizi extra-ricettivi o ancillari, è riconosciuto un credito d’imposta del trenta per cento dei costi sostenuti per investimenti fino all’importo massimo complessivo di 12.500 euro.

Il credito di imposta è riconosciuto esclusivamente per spese relative all’acquisto:

  • di siti e portali web, inclusa l’ottimizzazione per i sistemi di comunicazione mobile;
  • di programmi informatici integrabili all’interno di siti web e dei social media per automatizzare il processo di prenotazione e vendita diretta online di servizi e pernottamenti e per potenziarne la distribuzione sui canali digitali favorendo l’integrazione fra servizi ricettivi ed extra ricettivi;
  • di servizi di comunicazione e marketing per generare visibilità e opportunità commerciali sul web e su social media e comunità virtuali; di applicazioni per la promozione delle strutture, dei servizi e del territorio e per la relativa commercializzazione;
  • di spazi e pubblicità per la promozione e commercializzazione di servizi, pernottamenti e pacchetti turistici sui siti e piattaforme web specializzate, anche gestite da tour operator e agenzie di viaggio;
  • per le spese per la progettazione, la realizzazione e la promozione digitale di proposte di offerta innovativa in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità;
  • impianti wi-fi

Anche le agenzie di viaggi e i tour operator incoming (ovvero solo quelli che portano turisti in Italia) potranno beneficiare per tre anni di un credito di imposta del 30% dei costi sostenuti per investimenti in digitalizzazione.

di Roberto Scano, Iwa

 

Fonte: agendadigitale.eu - leggi l'articolo completo

 

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