Da Gennaio 2012 le imprese potranno registrare domini con il loro nome al posto dei vecchi suffissi come .net o .org
Molti operatori del settore parlano di vera e propria rivoluzione, paragonabile forse a quella generata dai .COM 26 anni fa: ogni impresa potrà registrare domini del tipo .nomeimpresa
Una liberalizzazione decisa dall'ente internazionale preposto ai nomi a dominio (ICANN - Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), il cui CdA si è riunito a Singapore in questi giorni ed ha avuto il voto favorevole di 13 membri, 1 contrario e 2 astenuti.
Siamo d'accordo con A. Maruccia, che dalle righe di puntoinformatico.it immagina che questa storica iniziativa darà il via ad un'espansione del web a suon di qualcosa che si prospetta costosa.
ICANN dopo 3 anni ha ratificato il discusso piano per l'istituzione dei nomi di dominio di primo livello generici (gTLD), stabilendo una timeline per l'accettazione e l'attivazione di una prima, e sicuramente non ultima, tranche di domini "fantasia".
I nuovi gTLD potranno essere richiesti da "organizzazioni pubbliche o private" con una storia alle spalle e con parecchie disponibilità finanziarie, dal momento che il prezzo per l'acquisto di ogni singolo dominio sarà di 185mila dollari. Queste avranno la piena libertà di scelta del nome di dominio preferito: che si tratti di .facebook, .nike, .coke, .apple o altro, ICANN accetterà le proposte dal gennaio 2012 fino ad aprile dello stesso anno e provvederà a rendere operativi i domini entro la fine del 2013.
Ci auguriamo solo che l'ICANN possa imporre dei vincoli sufficienti ad evitare la "corsa all'oro" da parte di speculatori ed agevolare allo stesso tempo le piccole e medie imprese che in internet credono e non vogliono rimanere "tagliate fuori".