E’ arrivata l’estate e con l’estate arriva il caldo ma soprattutto l’umidità, fattori che, se concomitanti, possono complicare il benessere psico-fisico anche dei lavoratori che nel periodo estivo si troveranno “ a fare i conti” con il caldo e l’afa.
Dal sito del Ministero della Salute è possibile scaricare un opuscolo intitolato “Estate sicura, come vincere il caldo – Consigli alla popolazione per affrontare le ondate di calore” (formato PDF).
Ovviamente con il termine “popolazione” si fa riferimento anche ai lavoratori e infatti troviamo alcune indicazioni utili specifiche.
Per esempio tra le persone più a rischio vi sono anche i lavoratori che devono lavorare all’aperto: “la persona, anche giovane, che fa esercizio fisico o svolge un lavoro intenso all’aria aperta può disidratarsi più facilmente degli altri”.
Ambienti di lavoro al chiuso
Così come la casa anche l’ufficio deve avere una temperatura idonea al fine di non compromettere la salute del lavoratore. Nel paragrafo Rinfrescare l’ambiente domestico e di lavoro si parla di schermatura delle finestre e ricambio di aria (mattina e sera) per mantenere una temperatura fresca.
Attenzione ai condizionatori. Igiene e sicurezza sul lavoro impongono una revisione che ne constati il buon funzionamento.
Ambienti di lavoro all’aperto
Come sopra accennato, i lavoratori esposti a maggior rischio sono coloro che operano all’aperto, si pensi ai lavoratori del settore edile o anche a quelli dei cantieri stradali.
Oltre, ovviamente, a prevedere rifornimento di acqua fresca, il datore di lavoro deve provvedere affinchè i lavori dove l’impegno fisico è maggiore vengano espletati nelle ore meno calde (mattina presto o sera).
E’ bene non sottovalutare mai eventuali i sintomi del colpo di calore (arrossamento del volto, stanchezza improvvisa, senso di nausea ecc), in questi casi l’intervento innanzitutto dell’addetto al primo soccorso e poi, se è necessario, l’allertamento del 118, possono essere determinati per la salute del lavoratore.
fonte: news.pmiservizi.it
