Il filo sottile della privacy nella trama del Garante
Le affinità tra il medico, l'investigatore, il direttore del personale, il titolare dell'agenzia di viaggi, l'avvocato, il sindacalista si spingono oltre: tutti loro, che allo stesso tempo seminano e raccolgono informazioni personale riservate, se vogliono utilizzarle devono fare bene attenzione alle regole della privacy. il medico che ascolta in reparto le storie dei propri pazienti, l'ufficio del personale che conosce le simpatie politiche del proprio dipendente, l'agenzia di viaggi che registra il desiderio del cliente di mangiare duranto il volo solo cibi kosher.
Ognuno di loro non può fare a meno di dare uno sguardo a ciò che il Garante delle privacy ha prescritto con le proprie autorizzazioni generali. Sono sette: per l'uso dei dati sensibili nei rapporti di lavoro, per l'utilizzo delle informazioni sulla salute e la vita sessuale (rivolta soprattutto al personale sanitario), per le notizie personali custodite da associazioni e fondazioni, per quelle nelle mani dei liberi professionisti, per i dati sensibili raccolti dagli investigatori privati, nonchè per quelli usati in ambito giudiziario. La settima è più ad ampio raggio: riguarda banche, operatori finanziari, centri di elaborazione dati, soggetti pubblici.
fonte: Il Sole 24 Ore - A. Cherchi - art. pag. 36