Le nuove regole disciplinano soprattutto le riprese e l'utilizzo delle registrazioni in funzione del rispetto della Privacy di chi è (o potrebbe essere) ripreso. Va detto, infatti, che a partire dall'utilizzo nelle città e lungo le strade, al fine di registrare infrazioni del codice stradale, fino ad arrivare all'utilizzo per sorvegliare le proprietà private, le videocamere registrano il più delle volte persone inconsapevoli e ledono il diritto alla tutela della propria immagine. La nuova legge interviene proprio su temi quali il diritto di essere avvisati preventivamente se ci si trova in un luogo dove sono installati dispositivi di ripresa - anche se si tratta di un incrocio stradale; inoltre rende obbligatorio avere il nulla osta del Garante per poter fare riprese in luoghi pubblici, con ferree regole su dove le immagini verranno archiviate, per quanto tempo, e su chi avrà la possibilità di accedervi. Ovviamente se le immagini sono utili per una indagine ufficiale, vi saranno autorizzazioni particolari al loro utilizzo.
Ma in linea di massima, ogni cittadino oggi potrà dire di essere più protetto da registrazioni "selvagge" effettuate da chiunque. La norma, infatti, interviene e regola anche le riprese effettuate presso le proprietà private, dove comunque il proprietario potrà registrare o rilevare persone che non abbiano dato il consenso, ma avrà l'obbligo di seguire le regole dettate dal Garante, come quella di segnalare la presenza di telecamere. Sul sito del Garante della Privacy sono disponibili per il download i cartelli a norma da posizionare in aree videosorvegliate.
di Corrado Galbiati
Fonte: nextinnovation.it