La commissione Libertà Civili e Giustizia del Parlamento Ue si e’ espressa in modo chiaro in termini di sicurezza. Dalle attuali stime, le aziende che dovranno istituire tale figura all’interno della propria azienda sono circa 23.000. Questa figura diventa necessaria non solo alle grandi imprese, la discriminante non e’ infatti dettata dal fatturato o dal numero dei dipendenti, bensi’ dalla quantita’ di dati personali che l’azienda possiede.
Con questi parametri diventa molto importante verificare quali sia l’ammontare complessivo dei dati trattati all’interno della propria realta’ lavorativa, onde evitare di inciampare in sanzioni molto salate, fino a cento milioni di euro.
Dall’Europa arrivano parametri sempre piu’ severi in termini di privacy, la tutela dei dati in possesso di terzi e’ soggetta a controlli sempre piu’ severi e l’Unione sente fortemente questa responsabilita’, inserendola tra le materie di grande importanza all’interno dello sviluppo dell’agenda digitale.