>> Aggiornamento del 15/07/2022 <<
Google Currents al capolinea: chiuderà nel 2023
Google Currents, nella sua versione originaria di app di aggregazione di riviste digitali (spiegata nell’articolo che segue), non esiste più dal 2019. O meglio, era stata integrata in Google Play Edicola, poi Google News.
In seguito, Currents aveva però continuato ad esistere, trasformandosi nella versione ‘business’ di Google Plus (il social di Google che all’epoca era in fase di dismissione).
Ora è arrivato l’addio definitivo: Currents verrà dismessa ufficialmente nel 2023, ma la disattivazione è progressiva e alcune funzioni non sono già più disponibili.
Nel 2023 alcune sue funzionalità verranno trasferite a Spaces (ex Rooms), integrato nella nuova versione di Gmail.
Quando Google Currents arrivava in Italia: cos'era in origine l'app di Google
Google Currents approdò in Italia nel 2012. L'applicazione di Google (che era già ampiamente diffusa all’estero) arrivò nel nostro Paese con una nuova e specifica funzionalità di sincronizzazione dinamica, che permetteva la fruizione di materiale editoriale sempre aggiornato.
Alcune fra le maggiori testate nazionali (come ad esempio Il Sole 24 Ore, La Stampa, AdnKronos, Il Secolo XIX, Corriere dello Sport e Tuttosport) avevano già aderito alla nuova applicazione per Android ed iOS, che consentiva di sfogliare quotidiani, riviste online ed altri contenuti editoriali mediante un semplice tocco.
Metà aggregatore di feed e metà web app, Google Currents era un'applicazione gratuita per dispositivi Android e iOS che consentiva agli utenti di cercare e leggere - in un formato ottimizzato per smartphone e tablet - gli articoli pubblicati dai principali editori internazionali. Disponibile a livello internazionale in 46 lingue, Google Currents era un’applicazione che lasciava agli editori la possibilità di personalizzare i propri contenuti e di farli apparire sotto il proprio brand.
Attraverso Google Currents era possibile navigare in modo intuitivo tra parole, immagini e video su qualunque dispositivo Android e iOS, anche in modalità offline. L'applicazione di Google, al suo approdo in Italia, aveva infatti incrementato la velocità di sincronizzazione dei contenuti, aggiornandoli automaticamente all’apertura di ogni “edizione”, ma lasciando all’utente la possibilità di decidere SE e QUANTO spesso sincronizzare gli articoli e di attivare il precaricamento per la lettura anche in assenza di connessione.
L’interfaccia utente era stata organizzata nella maniera più semplice possibile.
La visualizzazione dell'articolo imitava le riviste cartacee attraverso una forma di scorrimento orizzontale.
L'home page di Google Currents conteneva la sessione "biblioteca" (ove si trovano le testate prescelte dall'utente) e la sessione "trending" (che raccoglie articoli ed immagini in evidenza). Immancabile il tasto per la condivisione su Google+, Facebook, Twitter o via e-mail.
Tra le novità più interessanti introdotte da Google Currents, la possibilità di tradurre automaticamente - attraverso Google Translate - le edizioni delle testate internazionali presenti sul proprio smartphone o tablet nella propria lingua di origine.
Utilizzare Google Currents era molto semplice. Dopo aver scaricato l'applicazione da Google Play (per i dispositivi con Android 2.2 o superiore) o dall'App Store di Apple (per i dispositivi con iOS), l’utente doveva solamente scegliere le testate o le pubblicazioni che intendeva seguire. A seguito di tale operazione l'utente usufruiva di molteplici servizi ed applicazioni, che gli consentivano di agevolare le proprie ricerche e di personalizzare il servizio in base alle proprie esigenze. Oltre alla possibilità di fruire dei propri contenuti preferiti su smartphone e tablet, poteva aggiungere feed RSS, video e foto feed, stream pubblici di Google+ ed i feed che stava già seguendo su Google Reader.
Come Google suggerisva di usare Goolge Currents,web app gratuita di Google disponibile per smartphone e tablet Android e iOS, per coinvolgere i propri dipendenti... guarda il video qui sotto! :)
