Cosa fare se le mappe Google inserite nel tuo sito non si caricano correttamente
Ogni sito aziendale dovrebbe presentare - solitamente all’interno della sezione "Contatti" o nel menù "Dove siamo" - una mappa relativa alla posizione della sede.
In moltissimi casi vengono utilizzare le Google Maps, perché sempre aggiornate, ricche di informazioni, personalizzabili, dinamiche e, soprattutto, di immediato utilizzo da parte del navigatore. Sebbene esistano altri servizi, Google Maps è il più affidabile in termini di estensione dei territori mappati e capacità di fornire informazioni su percorsi e indicazioni stradali: questo ne fa ad oggi il sistema più diffuso sui siti per indicare la posizione aziendale.
La mappa del vostro sito funziona correttamente? Verificatelo!
Ma come tutte le cose belle, richiedono una cura continua: spesso infatti Google cambia le regole di implementazione e la cosa è accaduta per l'ennesima volta proprio negli ultimi mesi. È così che giorno dopo giorno parecchi utenti si ritrovano sul sito un messaggio di questo tipo...
Nulla di preoccupante: il mancato caricamento è dovuto ad alcune modifiche apportate da Big G sulla piattaforma Maps, in particolare relativamente ai pagamenti. Ebbene si, le Google Maps rimangono gratuite solo se il numero di visite al sito non supera una certa soglia, in caso contrario, Google addebiterà un costo.
Ecco perchè su molti siti le mappe di Google non stanno funzionando
Da alcuni mesi Google ha attuato due importanti modifiche relative al funzionamento della piattaforma Maps:
- ha modificato alcune policy relative all’utilizzo delle sue API (ovvero, le interfacce di programmazione che permettono l’uso di funzionalità aggiuntive da parte degli sviluppatori). Per utilizzare le API di Google è ora necessaria una API KEY valida e per ottenerla occorre avere un regolare account Google.
- il piano tariffario, che prima si distingueva in ‘Standard’ e ‘Premium’, diventa unico. La discriminante sulla base della quale si definisce ora l’utilizzo gratuito o meno del servizio è ora la quantità di visite che il sito web riceve.
Pertanto ora, per permettere il corretto funzionamento delle mappe di Google all’interno dei vostri siti web, sono necessari una API KEY valida e un account di fatturazione (billing account), nel quale andrà inserito un metodo di pagamento valido.
Google Maps non diventa un servizio a pagamento, ma a consumo limitato
Google Maps è, e resta, uno strumento gratuito. Tuttavia, anche questo servizio - come già avviene, ad esempio, per GMail - diventa ‘a consumo limitato’: ogni utente può ora usufruire di un budget mensile offerto da Google di 200 $, a superamento del quale si dovrà pagare per ulteriori utilizzi delle maps.
Il credito mensile messo a disposizione di ciascun account di fatturazione Google viene ‘speso’ in chiamate alle API delle Maps, ovvero in caricamenti delle pagine del sito contenenti le mappe.
Secondo la tabella messa a disposizione da Google, nei 200 $ mensili rientrano:
- fino a 100.000 interrogazioni di mappe statiche
- fino a 28.000 caricamenti di mappe dinamiche.
Pertanto, la maggior parte dei siti di volume medio continueranno ad usufruire del servizio in maniera gratuita e sarà comunque possibile consultare gratuitamente un calcolatore messo a disposizione da Google per verificare il budget a disposizione.
Se il vostro sito presenta il problema sopra indicato, è fondamentale intervenire a livello di API key e configurare un account di fatturazione, solo così la mappa che indica la localizzazione della vostra azienda sul sito riprenderà a funzionare correttamente!
LE MAPS INCORPORATE NEL TUO SITO NON FUNZIONANO CORRETTAMENTE?
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