Piccoli accorgimenti per arrivare preparati alla chiusura di Google+
Dopo anni di avvisaglie, da un paio di mesi è arrivata anche la conferma ufficiale attraverso il blog di Google: Google+ sta per chiudere.
La decisione sembra correlata alla scoperta di un bug che per anni avrebbe messo a rischio la privacy e la sicurezza di centinaia di migliaia di profili G+, ed è stata accompagnata dalla consapevole ammissione che, nonostante gli sforzi del team ingegneristico di Google, il social network non è mai riuscito a conquistare la preferenza degli utenti.
Entro agosto 2019, dunque, tutti i profili consumer cesseranno di esistere; a quanto si sa oggi, rimarranno attivi solo alcuni servizi business e profili di brand.
Cosa possono fare le aziende per prepararsi alla chiusura di Google+?
Sono poche le aziende che continuano ad utilizzare attivamente il social network di Google, ma quasi tutte possiedono un profilo ufficiale, spesso collegato al proprio sito web da un pulsante social.
Ecco dunque il primo consiglio:
- sul vostro sito e le vostre newsletter, eliminate pulsanti e widget di Google+ e, se lo utilizzate, sostituiteli con quelli di Google My Business.
Google My Business è stato scollegato da Google+ già da alcuni anni, pertanto chi lo utilizza potrà continuare a farlo senza ulteriori accorgimenti.
Per gli altri, invece, vale il secondo consiglio:
- iniziate ad utilizzare Google My Business per la vostra attività. Create e aggiornate la scheda della vostra azienda; inserite immagini, prodotti, orari di apertura, link al sito web e ai social network.
Google My Business è un servizio gratuito, intuitivo e in continua evoluzione, e con la chiusura di Google+ le sue funzioni sono già in fase di implementazione.
Chi segue una strategia social che include la pubblicazione di contenuti su Google+, dove si dovrà spostare?
Il vostro sito web resta il primo luogo dove inserire post originali e di qualità, il solo su cui avete pieno controllo.
Oltre a ciò, avanziamo un terzo e ultimo consiglio:
- utilizzate i post su Google My Business per veicolare ai vostri clienti quei messaggi a cui volete abbiano accesso in maniera immediata: informazioni su prodotti e servizi, eventi, promozioni.
I post su Google My Business consentono di inserire contenuti fino ad un massimo di 300 parole, comprensivi di immagine e call to action, che compaiono direttamente in prima pagina nella search Google, sia nel Knowledge Panel legato alla vostra attività (per chi effettua una ricerca mirata) che nei risultati di ricerca a carattere locale.
Non solo: recentemente Google ha comunicato sul suo blog l'arrivo del pulsante "Segui" sulle schede di attività commerciali sull'App Google Maps per Android, già disponibile in alcuni Paesi.
I post Google My Business delle aziende seguite, dunque, saranno visibili anche nella tab For You delle mappe di Google (lo spazio personalizzato in cui Google suggerisce quei luoghi che ritiene interessanti per l'utente): un altro posto dove far apparire eventi, promozioni e altre news relative al vostro business.
È facile prevedere che l'addio di Google+ non lascerà vuoti incolmabili, ma si aprono nuove strade per gestire al meglio la presenza della propria azienda su Google, nelle Maps e nella ricerca, ed è opportuno tenerle in considerazione nella propria strategia web.
