E' bello pensare di poter essere premiati per aver fatto la cosa giusta. Se avete seguito tutte le indicazioni di bigG per la scrittura dei vostri contenuti, probabilmente avreete (avremo!) a breve una ricompensa per il nostro bel lavoro. E dobbiamo ringraziare (?) Google.
Panda 4.1 ha iniziato il lancio ufficiale il 25 settembre e dopo circa una decina di giorni aveva gia' colpito dal 3% al 5% 3 dei risultati in serp (su google.com). Ora la situazione pare stabilizzata, con il risultato che alcuni siti "non esattamente di qualità"si son visti tagliare circa il 90% del traffico organico; dall'altra parte diversi siti sono invece stati premiati con un importante flusso di visitatori. E tutto questo fatto sulla base di ciò che Google considera un buon contenuto o un cattivo contenuto.
Panda ricordiamo che colpisce prevalentemente siti che non hanno molto contenuto, o hanno un contenuto non coinvolgente per i visitatori.
Panda e Penguin vengono spesso confusi, ma se puo' esservi d'aiuto ricordate che nessuno vuole un Panda magro: è Panda grasso che l'utente (e Google) vuole. Per ulteriori specifiche sulle differenze tra Panda e Penguin (sia Pigeon che Hummingbird), potete leggere l'articolo integrale di Melih Oztalay “SEO: Understanding Pandas, Penguins, and Pigeons.”.
Come Google definisce i 'buoni contenuti'
Google ha molti modi per definire buoni contenuti ed un buon elenco di questi metodi rispecchia passo a passo i suggerimenti che lo stesso Google ha dato ai webmaster per evitare di essere "abbattuti" da Panda. Ad esempio, un buon contenuto sa tenere l'attenzione dell'utente, vale a dire che le pagine con un buon contenuto avranno una frequenza di rimbalzo bassa. Buon contenuto si tradurrà in un buon tempo di permanenza e più pagine viste.
Un altro segno di "buon contenuto" è il ritorno sullo stesso articolo da parte dello stesso lettore, quindi la possibilità che il vivitatore torni più e più volte.
Queste sono le misure quantitative.
Gli altri parametri come l'autorità e la qualità editoriale sono molto più sfuggenti per il Googlebot, ma non per i recensori umani.
Quando Panda aveva fatto la sua comparsa nel lontano 2011, si era assistito ad ogni sorta di pianto e stridore di denti perché nessuno capiva il motivo per cui il proprio sito era stato penalizzato e quindi non si sapeva nemmeno come risolvere la faccenda. In risposta a questo, Google aveva pubblicato un elenco di domande che i webmaster avrebbero dovuto porsi sui propri siti.
In questa raccolta c'erano 23 domande di cui ben 21 indirizzata alla qualità editoriale! Meditate gente, meditate...