Su Google+ ci siamo, volenti o nolenti, tutti. Per diversi motivi:
- perché usiamo Gmail, YouTube, Google Play, Android, Picasa/Google Photo;
- perché quando dobbiamo comprare qualcosa andiamo la googliamo;
- perché facciamo ricerche tutti i giorni su Google e senza accorgercene piano piano useremo Google Search Plus Your World che nel frattempo ha fatto capolino in Italia;
- perché Google tiene in considerazione le condivisioni sui social network e il peso dei +1, anche se nessuno ve lo dirà mai, vale probabilmente più di quello di like e RT;
- perché le keyword usate su Google+ contribuiscono a indicizzare i post scritti su Google+, mentre i post di Facebook in Google non li trovate;
- perché Google+ ti permette di creare una cerchia di persone a cui inviare via mail un post ogni volta che lo pubblichi. Praticamente ti fai la newsletter personale;
- perché su Google+ puoi fare gli Hangout, vale a dire creare la TV del tuo brand o del tuo blog.
La prima differenza è che Google+ nasce su un marchio consolidato, che ha tool e servizi molto sviluppati, in cui molto hanno già un account di servizio. Facebook è nato ex novo dalla concretizzazione di un’idea di successo, indirizzata poi su giusto binario di universalizzazione: se il profilo Facebook è un inizio, quello di Google+ un’evoluzione. Ora l’evoluzione è direttamente nel nome Google, sì, sempre lui, ma +.
La seconda differenza è il concetto di filtraggio, intrinsecamente legato al concetto di query: su G+ i filtri sono la base. Attraverso il metodo delle cerchie, Google offre un filtro di ricerca che diminuisce il rumor della conversazione. E’ normale che Google si concentri di più su uno strumento che concettualmente parte dal concetto di ascolto: con la search tradizionale pongo domande, attendo una risposta e leggo. Su Google+ siamo su un binario parallelo: nella cerchia metto persone da seguire, è questo l’atto fondamentale. Scelgo con chi parlare ma soprattutto, scelgo chi ascoltare. Anche in Facebook ci sono i filtri, ma come esigenza a posteriori.
La terza differenza: in Google+ si è portati più a una condivisione razionale mentre su FB a una condivisione emozionale. Se su Facebook rido, al massimo si Google+ sorrido.
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