Entro il 20 luglio i vertici di Facebook dovranno fornire al Garante della Privacy italiano spiegazioni in merito all’episodio che ha visto violare la sicurezza di piu’ di 6 milioni di account, esponendo ad occhi non autorizzati email, numeri di telefono e dati personali dei proprietari delle profili personali del social network e non solo.
Il Garante ha richiesto maggiori informazioni relativamente ai dati sottratti poiche’ questi non coincidono con quanto ha riferito la Packet Storm Security, azienda specializzata in sicurezza informatica, che ha fornito una prospettiva più grave rispetto a quella segnalata da Facebook.
Da tempo il social di Zuckerberg e’ oggetto di perplessita’ da parte del Garante che non sempre ritiene che vengano espletate con la dovuta perizia tutte le operativita’ relative alla tutela della privacy.
Da ultimo si aggiunge l’allarme lanciato da Norton per Android. Secondo i responsabili del software antivirus l’applicazione che gira sugli smatphone invierebbe automaticamente i numeri di telefono cellulare presenti in rubrica ai server di Facebook, senza nessuna operazione di login, anche dei contatti presenti in rubrica che non possiedono un account Facebook. Ed ora il Garante della Privacy vuole risposte su tutta la vicenda.