Privacy & Sicurezza

Su tutti i quotidiani delle ultime settimane si parla della nuova legge italiana (aggiornamento a cura del Garante della Privacy della Norma del 2004) sull'installazione e sull'utilizzo di videocamere in luoghi pubblici e privati.

La nuova normativa si è resa necessaria soprattutto con l'avvento delle telecamere IP. Queste ultime sono dispostivi di ripresa in grado di registrare in formati digitali anche leggeri, e soprattutto di inviare in remoto le immagini utilizzando il protocollo IP, che è lo stesso di Internet. Con esse, a prezzi molto più accessibili rispetto alle soluzioni con telecamere analogiche, si può allestire un sistema di videosorveglianza anche spendendo poco denaro e senza un'esperienza particolare nel settore delle installazioni di sistemi di videosorveglianza: si pensi a un semplice sistema come quello di un privato, con poche telecamere piazzate nel giardino di casa che inviano, via rete locale, le immagini a un pc centrale e dedicato.

Videosorveglianza lecita in tutte le aree preposte al deposito di rifiuti urbani se finalizzata al rilevamento di illeciti. Ad allargare il novero delle attività sottoponibili a controllo via telecamern è il Garante della privacy, che con la nuova deliberazione generale in materia di videosorveglianza dell'8 aprile 2010 ha rimosso il limite stabilito dalla stessa Autority con il provvedimento 29 aprile nel 2004, che limitava il videocontrollo all'abbandono di rifiuti urbani in aree non consentite.